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Prodotti tipici Pavesi: la ri-scoperta del gusto

Immaginiamo il greco Strabone mentre assaggiava prodotti tipici del luogo ammirando i saliscendi delle colline, che descriveva – con sorprendente capacità di sintesi, che ai nostri occhi cela un entusiasmo da geografo gourmand – il territorio a sud del Po, attraversato al seguito delle truppe romane di stanza in Lombardia nel 40 a.C. Ma qui la vite ha messo radici molto prima che l’uomo imparasse a coltivarla. A confermarlo è il tralcio fossilizzato di epoca preistorica custodito nel museo di Casteggio, un piccolo comune in provincia di Pavia. Proprio da qui ha inizio il nostro itinerario goloso alla scoperta del vino e dei prodotti tipici dell’Oltrepò Pavese. Nell’attesa dell’App dedicata dedicata all’ospitalità e ai percorsi tematici in Oltrepò, in arrivo al 31 dicembre, ecco i nostri itinerari ideali nel territorio.

Prodotti tipici dal tartufo di Casteggio al riso Carnaroli

Diviso a metà fra la pianura che costeggia il Po e la collina degli Apennini Liguri, Casteggio è un punto di partenza perfetto per entrare nel vivo della tradizione gastronomica locale. Siamo nella zona nord-occidentale dell’Oltrepò Pavese, una vera e propria meta di pellegrinaggio per gli amanti dei tartufi. Ogni anno, infatti, nel mese di novembre il centro storico del paese ospita la celebre Fiera del tartufo e del miele, che offre ai visitatori l’opportunità di degustare entrambe le varietà dei pregiati funghi ipogei: quella bianca, ideale per esaltare il gusto delicato delle tagliatelle al burro fuso, e quella nera, protagonista di risotti all’onda dal profumo irresistibile.

Non a caso siamo nella patria del Carnaroli, il Re dei Risi, che si distingue dalle tipologie più comuni per il chicco tenace, i riflessi perlacei e la forma allungata. Protagonista della cucina lombarda sin dagli esordi, questo cereale ha recentemente ispirato la nascita della Via del Carnaroli, un sentiero istituito dalla Camera di Commercio di Pavia e promosso da Coldiretti Pavia. Il percorso si snoda fra 84mila ettari di terreni coltivati a risaie da filiera controllata e regala ai turisti scorci di suggestiva bellezza. Tornando al nostro risotto al tartufo, se siete in vena di wine pairing potete sempre puntare su un rosso fermo della denominazione Casteggio DOC, vino corposo ma equilibrato, dalla discreta acidità.

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I prodotti tipici di Voghera

Lasciando Casteggio e proseguendo verso sud-ovest si arriva a Voghera, città famosa per la produzione di numerose specialità agro-alimentari. Fra queste spicca la cipolla: dorata, piccante e piacevolmente sapida, la varietà vogherese dà il suo meglio nelle preparazioni al forno, farcita con un ripieno di carne macinata e verdure o con formaggi molli da tavola come il Salva Cremasco. Nelle campagne che circondano il centro abitato si coltivano anche i peperoni di Voghera, protagonisti indiscussi di un comfort food dal sapore dolce e concentrato: la peperonata. Questo piatto deve la sua cremosità alla polpa acquosa degli ortaggi, che vengono cotti a lungo nel vino bianco fino a sfaldarsi completamente.

Fra una tappa al Duomo seicentesco di Voghera e una visita guidata nel Castello Visconteo, la poderosa fortezza difensiva commissionata da Gian Galeazzo Visconti nel 1335, ritagliatevi un attimo di tempo per assaporare le pietanze più sfiziose proposte dai localini della città. Qualche idea? Gli agnolotti con ripieno e sugo a base di manzo stufato, oppure il bollito con la mostarda, che rende omaggio all’abbondanza di allevamenti animali e alberi da frutta nel vogherese.